martedì 22 dicembre 2009

La Tempesta era Vicina

Piccola storiella senza lieto fine! In realtà avevo pensato a mandarla avanti, ma non sapevo in che modo. Portarla nel "presente" o lasciarla in un tempo e in un luogo ancestrale. Fatto sta che per adesso è ferma a questo punto. magari è anche un po' da rivedere il finale, perché pare anche a me un po' "tirato via"!


La tempesta era vicina. Quella ragazza andava salvata per forza. Gli occhi di ghiaccio del giovane trafissero schiere intere dell’esercito che divideva il cavallo che trasportava i due da un riparo sicuro.
Fu un attimo. Il cavallo venne abbattuto in qualche modo; non c’era tempo di rendersi conto di come fosse potuto accadere, il giovane sapeva che se una sola goccia d’acqua avesse toccato il pallore della bianca pelle della piccola dea, questa sarebbe morta. Prese la ragazza priva di sensi in braccio e cominciò a correre; soltanto in questi momenti ringraziava suo padre di essere stato un qualcosa di sovrannaturale, poiché oltre ad altri strani poteri gli aveva concesso anche una resistenza e una velocità certamente migliori di quelle di tutti i soldati che stavano combattendo quella insensata battaglia. Riuscì a contrastare alcuni soldati di Indra con i suoi occhi, ma quelli che lo intralciavano nella sua corsa a perdifiato erano ormai troppi. Probabilmente avevano ricevuto l’ordine da Indra stesso di fermare colui che stava trasportando un avatar del Dio. La calca che lo circondava era ormai opprimente. Preso dall’ultimo sprazzo di follia poggiò la giovane per terra e sguainò due spade. Non resistette molto. Forse l’intero esercito lo sommerse letteralmente. Lui e quella ragazza dalla pelle bianca e dai luminosi capelli rossi si trovavano sotto una coltre di soldati imbestialiti, ma la sensazione che cresceva dentro il ragazzo era quella di serenità. Pian piano tutto sembrava tacere. Una voce dal silenzio che si era creato emerse dicendo: “ Adesso ti ripagherò”. Ed ecco di nuovo il trambusto della guerra. Nell’oscurità causata dai soldati cominciò a risplendere una luce sempre più forte. Tanto forte che ad un certo punto il giovane fu costretto a chiudere gli occhi. Tutto accadde velocemente, tanto che riuscì solo a sbattere le ciglia che tutto era già finito. Un enorme boato e una folata caldissima, e poi di nuovo silenzio. Riaprendo gli occhi il ragazzo si trovo davanti uno scenario tra il raccapricciante e lo spaventoso. In torno a lui l’aria si era tinta di rosso. Il terreno era ricoperto di cadaveri alcuni inceneriti altri ancora brucianti. Gli alberi, le siepi e l’erba che erano nel campo di battaglia non esistevano ormai più. L’unica cosa rimasta viva era quella ragazza che adesso si spostava a qualche centimetro da terra con gli occhi rossi e ridendo maniacalmente. Ebbe appena il tempo di vedere questa scena, quando accanto alla ragazza apparve Indra in persona, e subito dopo fu davanti a lui con in braccio l’avatar. Vide la faccia dell’imperatore Indra a pochi centimetri, e dopo il buio. Solo un eterno buio per sempre.
Il corpo di quel giovane ragazzo, seppur rimasto intatto dal colpo della giovane dea, non poté nulla contro la forza dell’imperatore celeste. Quale peggiore morte che quella che ti lascia il controllo della tua mente ma non quello del proprio corpo? Il suo corpo venne in poche settimane ridotto a un mucchio d’ossa, ma il suo spirito continuò a vivere e a soffrire. Le uniche cose che rimasero di quel ragazzo furono il suo spirito e la sua memoria.

Primo post

Bene! Il primo post!
La prima cosa da fare è sicuramente salutare tutti i lettori, sia che siate qui per errore sia che conosciate questo nascente blog; quindi CIAO a tutti!

Inoltre dovrei dire perché ho aperto questo blog.
Il motivo principale è che mi piace scrivere storie. Dico subito di non essere proprio il miglior scrittore che esista (ovviamente), però a me piace!

(un altro avvertimento: ancora non ho mai completato nemmeno una storia... magari questa è la volta buona che riesco a portarne una in fondo... il problema è: quale??